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Fieldwork commences/ Missione iniziata

After much anticipation, on Tuesday 11th January 2022, data collection and documentation of the juvenile mummies in the Capuchin Catacombs officially commenced. The field team comprised of Dr Kirsty Squires, Dr Dario Piombino-Mascali, Dr Mark Viner, Mr Wayne Hoban, and Mr Eduardo Hernandez. This component of the project was split into two halves. The first involved collating information about the lives of children during the nineteenth century in Palermo. Death records, which were compared with the number of mummies on display, were consulted to estimate how many children were afforded mummification during the period of interest. Alongside archive research, the team visited areas of the city where children from prominent, middle-class families would have inhabited and gone about their daily lives. This allowed the team to gain a more comprehensive understanding of the lives of children which will feed into journal articles and conference presentations, outreach materials (such as a teaching pack), and associated artwork.


A sign pointing the way to the Capuchin Catacombs in Palermo (photograph by Kirsty Squires).

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Un cartello che indica la direzione per le Catacombe dei Cappuccini a Palermo (foto di Kirsty Squires).



The final part of the visit involved taking x-rays of forty-three juvenile mummies that were housed in the children’s room. Dr Mark Viner and Mr Wayne Hoban, founders of Reveal Imaging, used their innovative portable x-ray device to take images of each child. The majority of children examined in this project were clothed and many still possessed soft tissue (such as skin) meaning traditional skeletal analyses could not be carried out. This, coupled with the fact that the children could not be removed from the catacombs for ethical and religious reasons, meant that the portable x-ray device was the most appropriate means of establishing age-at-death and identifying pathological lesions, possible cause of death, and biological stress. The next part of the project will involve interpretation of the radiographs (by Dr Robert Loynes and Dr Kirsty Squires). All biological information will be subsequently compared with available social and cultural information (e.g. funerary artefacts [canes, chairs, wooden boards, coffins, soft furnishings], clothing, and documentary sources. Biocultural analyses of this nature offer a more rounded understanding of people in the past as opposed to solely relying on biological data.


A controlled area was set up to ensure no one entered the radiographer’s workspace due to the use of x-rays. Signs which depicted radiation and no entry symbols were placed at both ends of the controlled work area (photograph by Kirsty Squires).

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È stata allestita una zona separata per garantire che nessuno entrasse nell'area di lavoro del radiologo a causa dell'uso dei raggi X. Segnali che raffiguravano il rischio di radiazioni e divieto di accesso sono stati posizionati su entrambe le estremità della porzione di corridoio selezionata (foto di Kirsty Squires).



The research team would like to thank the Capuchin Brothers and Francesco Costanzo for their time and support throughout the course of this fieldwork.


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Dopo tanta attesa, martedì 11 gennaio 2022 sono iniziate ufficialmente la raccolta dati e l’attività di documentazione delle mummie bambine alle Catacombe dei Cappuccini. Il gruppo di studio in missione era composto dalla dottoressa Kirsty Squires, dal dottor Dario Piombino-Mascali, dal dottor Mark Viner, dal signor Wayne Hoban e dal signor Eduardo Hernandez. Questa parte iniziale del progetto è stata divisa in due fasi. La prima prevedeva il reperimento di informazioni sulla vita dei bambini a Palermo nel corso dell'Ottocento. Il registro dei morti, confrontato con il numero di mummie visibili, è stato consultato per stimare quanti piccoli sono stati sottoposti a mummificazione durante il periodo in studio. Oltre alla ricerca d'archivio, il team ha visitato zone della città in cui i bambini di importanti famiglie borghesi avrebbero abitato e trascorso la loro esistenza quotidiana. Ciò ha consentito agli studiosi di acquisire una maggiore consapevolezza delle loro vite, che andrà a corroborare gli articoli scientifici e le presentazioni a conferenze, oltre che i materiali divulgativi (come il pacchetto didattico) e le opere d'arte appositamente create.


La seconda parte del progetto ha previsto le radiografie delle quarantatré mummie ospitate nello spazio riservato ai bambini. Il dottor Mark Viner e il signor Wayne Hoban, fondatori di Reveal Imaging, hanno utilizzato il loro innovativo dispositivo portatile a raggi X per acquisire immagini relative a ciascun individuo. La maggior parte dei bambini esaminati in questo progetto indossava i propri abiti e molti possedevano ancora i tessuti molli (come la pelle), il che significa che non è stato possibile effettuare indagini scheletriche tradizionali. Ciò, unito al fatto che per motivi etici e religiosi i piccoli non potevano essere rimossi dalle catacombe, faceva sì che l'apparecchiatura radiografica portatile fosse il mezzo più appropriato per stabilire l'età alla morte e identificare lesioni patologiche, così come la possibile causa di morte e eventuali segni di stress biologico. La prossima parte del progetto riguarderà l'interpretazione delle radiografie (a cura del dottor Robert Loynes e della dottoressa Kirsty Squires). Tutte le informazioni biologiche saranno successivamente confrontate con i dati socio-culturali disponibili (ad es. apparati funerari [canne, sedie, assi di legno, bare, accessori], vestiti e fonti documentarie). Indagini bioculturali di questo tipo permettono una comprensione più accurata delle popolazioni del passato, cosa che sarebbe più limitata se facessimo riferimento solo ai dati biologici.


Il gruppo di ricerca desidera ringraziare i Frati Cappuccini e Francesco Costanzo per il loro tempo e il cortese supporto durante lo svolgimento di questa missione.



The team enjoying Aperitivo after a hard day’s work (photograph courtesy of Eduardo Hernandez).

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La squadra si gode un aperitivo dopo una dura giornata di lavoro (foto gentilmente concessa da Eduardo Hernandez).



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